Mauro Franzolini
Torniamo a chiedere verità e giustizia per , ancora di più dopo la recente sospensione del processo.
Mauro Franzolini, appena eletto alla guida della categoria delle lavoratrici e dei lavoratori delle costruzioni UIL, ha voluto ricordare la figura di Giulio Regeni, giovane ricercatore italiano che si trovava in Egitto nel 2016 per una ricerca sui sindacati indipendenti egiziani, quando è stato rapito, torturato e ucciso. “Giulio era un ragazzo impegnato per la verità e la giustizia dei più deboli, il suo esempio non va dimenticato ma ricordato, e per questo non smettiamo di chiedere verità e giustizia sulla sua morte”.
Il neosegretario ha messo in luce due punti sostanziali, da valere per il futuro della nostra attività sindacale: l’indicibilità di quello che è successo a Giulio ha trovato le condizioni d’essere in un paese non democratico. È nostro dovere, in questo senso, difendere strenuamente i valori e le leggi portanti della democrazia e della Costituzione Italiana. Il tratto distintivo di Giulio, inoltre, è stato il suo coraggio e lo stesso deve essere per chi sceglie di fare il sindacalista.
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