Oltre l’emergenza | FENEALUIL | Federazione Nazionale Lavoratori Edili Affini e del Legno
Pubblicato il: Wed, 18 Jun 2025 12:14:28 +0000
Il Convegno FenealUil a Torino. Oltre l’emergenza. Costruire Sicurezza, Salvare Vite Umane, Lavoro e Impresa
Si è svolto oggi, a Torino, un convegno organizzato dalla Feneal Piemonte e dall’Associazione Sicurezza e Lavoro, dal titolo Andare oltre l’emergenza. Un monito per il Paese ad affrontare il tema delle morti sul lavoro in maniera strutturale e totale, non attraverso misure isolate e slegate. “Serve un cambio di paradigma – ha affermato Giuseppe Manta – segretario generale Feneal Piemonte nella sua relazione di apertura – la sicurezza non deve essere l’ultima voce del bilancio, ma la prima. Gli infortuni mortali sul lavoro non sono mai il frutto del caso, ma piuttosto il risultato di una concatenazione di fattori, dove l’errore del singolo è solo l’ultimo anello di una catena che coinvolge responsabilità collettive, scelte organizzative e un sistema che ancora fatica a porre la vita e la salute del lavoratore al centro della propria azione.”
“Quando mancano procedure chiare, responsabilità definite, e una supervisione costante anche i lavoratori più attenti si trovano esposti ai pericoli. – Ha dichiarato Panzarella – segretario generale Feneal intervenuto alla tavola rotonda moderata dal direttore di Sicurezza e Lavoro, Massimiliano Quirico, con la Presidente Formedil Elena Lovera, il Presidente regionale di Anaepa Confartigianato Edilizia Enzo Tanino, la Presidente della Commissione Parlamentare d’inchiesta sulle Condizioni di lavoro in Italia Chiara Gribaudo, il Direttore Ispettorato Nazionale del Lavoro (Inl) – Area metropolitana Torino e Aosta Angelo Serina, il Direttore Regionale Inail Piemonte Domenico Princigalli, il Responsabile della Sicurezza di Telt Achille Sorlini ed il direttore Spresal Asl Città Torino Antonella Spigo. “Un sistema di gestione che funziona è quello che integra la sicurezza in ogni fase del lavoro quotidiano, rendendola parte integrante della cultura aziendale e non un semplice adempimento formale. Nel nostro settore una forte criticità è rappresentata indubbiamente dal sistema degli appalti e dei subappalti dove si creano spesso condizioni di vulnerabilità e precarietà e a farne le spese sono i lavoratori, soprattutto i giovani, gli inesperti e neoassunti, e gli stranieri, per i quali le barriere linguistiche e culturali rappresentano un ulteriore ostacolo. Ecco perché diciamo no al massimo ribasso no ai subappalti a cascata, no ad un’organizzazione del lavoro che sacrifica la salute e la sicurezza. Le regole ci sono e vanno applicate, verificate e la formazione è fondamentale ma anche la possibilità di comunicare e capirsi rappresenta una delle sfide più urgenti.”
Tra gli altri aspetti emersi nel corso del convegno vale la pena ricordare quello legato alle famiglie delle vittime “le rendite Inail non bastano – ha ricordato Manta – e i risarcimenti arrivano in ritardo. Il supporto psicologico è spesso assente. E le azioni legali sono lunghe e costose. Esistono strumenti ma spesso l’accesso è complicato e scoraggiante. Occorre intervenire anche su questo punto fondamentale prevedendo ad esempio un supporto psicologico immediato.”
Formazione periodica e multilingua, enti bilaterali di settore, assunzione di nuovi ispettori e riorganizzazione dei controlli, incentivi e non solo sanzione alle imprese virtuose, digitalizzazione delle pratiche Inail con sportelli unici, educazione alla sicurezza nelle scuole come materia obbligatoria, tecnologie di prevenzione, sono le proposte lanciate dalla Feneal per una sicurezza che sia concepita sempre di più come una responsabilità condivisa.
Infine il Segretario Generale Uil Pierpaolo Bombardieri, che nel pomeriggio inaugurerà in piazza Castello la tappa torinese della Carovana Uil contro il precariato “serve ascoltare la piazza, chi lavora, chi sale sui ponteggi, chi ha perso un familiare per un incidente o una malattia professionale, ma serve soprattutto avere la consapevolezza che non si tratta di una casualità ma di omicidi che come tali vanno trattati prima e dopo. L’errore è spesso risultato di condizioni di lavoro sfavorevoli, turni estenuanti, pressioni ed una cultura generale che svaluta la vita umana e considera la sicurezza un costo. Il nostro impegno e le nostre iniziative vogliono combattere questa assurdità e provare a cambiare le cose come stiamo facendo.”
« Elezioni Rsu nel cantiere Cociv del Terzo Valico
Fonte originale: Leggi l’articolo completo